Dopo aver giudicato tanti segugi nelle varie prove ed esposizioni vorrei proporre alcune riflessioni riguardanti la loro morfo-funzionalità.
Di questo argomento si discute spessissimo tra appassionati, ma visionando la quasi totalità dei soggetti delle varie razze, spesso ci troviamo di fronte a delle vere ambiguità che non rispettano alcun indirizzo selettivo positivo.
La cosiddetta morfo-funzionalità si riferisce ad un modello ottimale di una struttura ossea, muscolare, ma anche psichica di un animale per ottemperare alle caratteristiche per le quali lo stesso viene utilizzato.
Per noi appassionati di Segugi, è indubbio che una struttura fisica corrispondente ai vari standard delle varie razze sia molto importante da rispettare per una buona riuscita dell’attività che andranno a svolgere.
Veniamo ai difetti fisici che si osservano più frequentemente nei segugi: il dorso, la groppa, il torace e i piedi.
Quanto segue è destinato a far comprendere, a chi vuole avvicinarsi ad una cinofilia di qualità, che nulla è trascurabile per un’efficienza morfo-funzionale e che nel caso del Segugio non può essere ignorata per una corretta valutazione e per una corretta pratica di allevamento.
Ricordiamoci che sotto la carrozzeria ci deve essere un ottimo motore per raggiungere prestazioni ragguardevoli. Certamente dipenderà dalla pretesa del cinofilo, se si accontenterà di poco, tanto avrà!
E allora se si pretende che un Segugio possa inseguire per ore senza particolari sforzi bisognerà ricordarsi di quanto andrò a riportare in seguito.
Preciso che l’energia destinata a compensare i difetti di costruzione fisica, potrà essere utilizzata da altri organi e principalmente dal cervello per una maggiore efficienza nel coordinare ogni tipo di azione, migliorando così le prestazioni venatorie dei nostri segugi.
Per quanto riguarda il dorso dei Segugi, spessissimo si nota un avvallamento di questa porzione delle colonna vertebrale e cioè le ultime 8 vertebre dorsali ed i muscoli abbinati. Nel nostro caso l’importanza del dorso riguarda la meccanica dell’animale ed il sostegno del peso dei visceri addominali. Bisognerebbe sempre analizzare il profilo del dorso, la sua lunghezza e la sua larghezza, tenendo sempre conto dell’andatura delle varie razze di segugi. Le razze canine galoppatrici, ed in particolar modo nella seguita, come nel nostro caso, il profilo del dorso dovrebbe essere assolutamente rettilineo.
I difetti più frequenti riguardano il dorso oscillante, il dorso cedevole, con o senza spezzature, il dorso insellato e quello cifotico.
Dorso Oscillante: è sempre un difetto, quando il cane è in movimento il dorso oscilla in senso verticale. Ciò comporta un’inefficienza dei legamenti e dei muscoli del tratto interessato e come conseguenza si ottiene una dispersione della spinta, poiché invece di propagarsi tramite un segmento rigido si propaga su di un segmento oscillante, con un maggiore dispendio di sforzi muscolari collaterali.
Dorso Concavo o Insellato: è il più grave difetto del tratto dorsale. Frequente nei nostri Segugi, determina 3 aspetti negativi: mancanza di solidità della spina dorsale, scarsa resistenza e limitata velocità. La spinta che proviene dal posteriore, quando incontra un’insellatura dorsale, diminuisce, il cane deve compiere uno sforzo maggiore per ottenere lo stesso risultato che si otterrebbe se il dorso fosse stato rettilineo, quindi maggior dispendio energetico.
Cifosi: poco presente nei Segugi, ha un origine rachitica derivante da un difetto di ossificazione delle fibro-cartilagini intervertebrali che spingono le vertebre a formare una curva convessa(gobba). È un difetto che ostacola la trasmissione dell’impulso che proviene dal posteriore.
Larghezza del Dorso: più il dorso è largo, più spazio esiste per l’attaccatura delle masse muscolari che consentiranno una maggiore forza necessaria per mantenere un’andatura veloce.
Lunghezza del Dorso: è logico che un dorso corto garantisce maggiore solidità dorsale. Nel caso dei nostri segugi, però, un dorso più lungo consente un torace più lungo e quindi maggiore capacità respiratoria. Inoltre, un dorso più lungo distanzia maggiormente gli arti anteriori da quelli posteriori, favorendo la flessibilità dorsale necessaria per un’andatura ottimale.
La Groppa Scoscesa: è uno dei difetti maggiormente ricorrente in quasi tutte le razze di Segugi. In special modo nel Segugio Italiano, dove lo standard prevede un’inclinazione rispetto all’orizzontale di 10°/15°, raramente osservata in questa razza.
Ma la groppa viene definita come “regione di fondamentale importanza nella meccanica dei movimenti” nei più grandi trattati di zoognostica del cane.
È attraverso la groppa che si trasmette la spinta del posteriore, la vera spinta propulsiva del tratto lombare e dorsale della colonna vertebrale che in effetti dà vita al movimento.
Riporto quanto scrive Franco Bonetti nel testo Zoognostica del Cane: “Chiaramente torna molto più facile valutare la bellezza e validità di un’automobile considerandone semplicemente il colore, la tappezzeria, l’aspetto esteriore insomma, anziché considerare la validità delle parti meccaniche e del motore, ciò che è appannaggio dei competenti addetti ai lavori e non si presta alla faciloneria di chiunque.”
Pertanto pensiamo quanto è importante il grado d’inclinazione della groppa e che ruolo fondamentale ha nel trasmettere la spinta del posteriore, permettendo di determinare un buon movimento specifico di ogni razza. Ricordo che sono le ossa interne, ileo, ischio e sacro, in rapporto con la linea orizzontale che generano l’angolo effettivo della groppa. Non sto ad elencare i vari muscoli che si trovano nella regione della groppa, ma la loro massa è determinante nella spinta per il movimento efficiente del cane.
Va sempre valutata la sua lunghezza, la sua forma e la sua inclinazione.
Lunghezza della Groppa: è sempre un pregio assoluto, va dalla punta dell’anca alla punta della natica, determina la potenza della spinta dei muscoli della regione. Bisogna far attenzione alla posizione in cui è inserita la coda perché potrebbe falsarne la valutazione.
Larghezza della Groppa: anch’essa è un pregio, chiaramente la larghezza deve essere sempre inferiore alla lunghezza. Si calcola facendo la media tra 2 misurazioni: la distanza dalle punte delle anche e l’altra fra le punte delle natiche.
Inclinazione della Groppa: sempre riferita ad un’ipotetica linea orizzontale che idealmente sfiora il margine superiore delle ali iliache ed una linea che congiunge la punta dell’anca e la punta della natica. Chiaramente questa valutazione si fa ad occhio, poiché non è semplice misurare detti angoli con un goniometro, aiuta la conoscenza delle basi anatomiche di riferimento.
E allora, per un galoppatore è necessaria una groppa meno inclinata di quella di un trottatore, come riporta il “Bonetti”: “bisogna fare attenzione al profilo superiore che si avvicina all’orizzontale(10°/15°) ma l’inclinazione del coxale riferito all’orizzontale sarà sempre oltre i 30°, per lo più intorno a 33°/35°”.
Tengo a sottolineare che molti equivoci sono generati da quanto riportano gli standard. Si sarebbero potuti evitare se si fosse fatto riferimento alla funzione delle stesse regioni, che intervengono per il compimento del movimento meccanico per il quale sono destinate.
Il Torace è una parte importante per la funzionalità riferita alla potenza ed alla resistenza, come nel caso dei Segugi. Ha 4 essenziali misurazioni: Altezza, Larghezza, Profondità e Perimetro.
Altezza: determinata dal diametro verticale, quando scenderà almeno fino all’altezza del gomito
Larghezza: un Torace sarà Ampio se la curvatura delle sue costole sarà ben rilevata, sempre riferito al diametro trasversale, più sarà ampio più riuscirà a garantire una funzionalità importante per dare spazio agli organi che contiene al suo interno: Polmoni e Cuore, garantendo quella potenza necessaria a compiere degli sforzi importanti come quelli derivanti da una seguita che duri più ore.
Profondità: cioè il diametro longitudinale, sarà più profondo quando la sua lunghezza è pari almeno alla metà dell’altezza al garrese.
Perimetro: misura esternamente la larghezza e l’altezza.
La Lassità tra la regione Toracica e la regione dell’Avambraccio è importante perché un gomito distaccato dal torace non permette alcuni movimenti (estensione, flessione, adduzione, abduzione, circunduzione) ripetuti che garantiscono l’efficienza nelle varie andature del cane. Questo difetto è molto frequente nei segugi e va certamente corretto per una buona pratica di allevamento.
Piede: di questa regione vanno considerate :l’Arcuatura delle Falangi e la Forma del Piede.
Quando non sono ben arcuate le falangi si determina il cosiddetto Piede Piatto, che comporta una diminuita resistenza del soggetto, difetto frequente e disabilitante nei nostri Segugi. Lo stesso vale per le Dita Aperte, è dovuto a lassità muscolare e tendinea. Un’attenzione va riservata alle Unghie che devono essere forti per consentire al cane un ottimo possesso del terreno.
Vincenzo Ferrara
www.segugi.net
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