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Alimentazione del cane durante l’attività venatoria

Durante il periodo della caccia, i segugi hanno necessità di una razione alimentare adattata allo sforzo fisico compiuto durante la caccia. Quali sono i fattori suscettibili di influenzare le capacità fisiche e psichiche?


Il cane ha bisogno di molta energia


Durante lo sforzo, un cane di 25 chili brucia dalle 2500 alle 3000 chilocalorie al giorno, quasi il doppio del bisogno giornaliero del periodo normale. Il cane usa due tipi di carburanti: il glicogeno (zucchero presente nel sangue) ed i lipidi(grassi). Durante le molte ore di attività venatoria, l’energia è fornita principalmente dal metabolismo dei grassi. Un’alimentazione ricca in lipidi ed un allenamento regolare aiutano a migliorare la capacità dell’organismo a bruciare i grassi. L’utilizzo dei grassi permette al cane di risparmiare le proprie riserve di glicogeno, indispensabili per il funzionamento del cervello. Infatti, se va in ipoglicemia, non ha più la capacità di utilizzare correttamente il suo cervello e la sua lucidità, le sue attitudini intrinseche diminuiscono sotto l’effetto della fatica.

Proteine di alta qualità per il lavoro muscolare

Durante uno sforzo sostenuto e durante la costruzione dei muscoli, il bisogno di proteine aumenta del 30%. È necessario fornire al cane proteine ad alto valore biologico come, per esempio, la carne di muscolo, le proteine dell’uovo, le proteine idrolizzate e gli aminoacidi che saranno, grazie agli enzimi, disciolti ed assimilati dall'intestino tenue. Le proteine di minor valore biologico, quanto ad esse, possono essere scomposte in maniera non ottimale e arrivare nel grosso intestino(crasso). Per la decomposizione, in questo caso, avviene per attività microbica. Questo genera un fenomeno di fermentazione, inutile per l’organismo, che dà fastidio al cane e concorre ad una disidratazione passeggera (diarrea).



Una digestione rapida e di qualità: la chiave del successo

La caccia é un esercizio che chiede un grosso sforzo fisico e psichico al cane. Questi sforzi possono nuocere considerevolmente al processo digestivo. A volte subentra una diarrea da stress. Il cane perde molta acqua, si disidrata, ne consegue una perdita delle sue prestazioni. Se associato al fatto che molti cani bevono poco durante lo sforzo, il fenomeno diventa ancor più grave. Le conseguenze di questi problemi digestivi legati allo stress possono arrivare, a lungo termine, fino all'ulcera o alla torsione dello stomaco.

Una buona composizione dell’alimentazione, qualche punto di riferimento

Oltre ad un’alta percentuale di lipidi e di proteine di ottima qualità, durante l’attività venatoria del cane deve contenere:

- delle fibre alimentari che aiutano la flora intestinale che legano l’acqua e le tossine. Intervengono in maniera preponderante nell'assimilazione degli altri nutrienti contenuti nella razione. La proporzione delle fibre deve essere così ripartita: un terzo da fibre solubili e due terzi da fibre insolubili. Una razione dovrà contenere dal 4 al 5% di fibre. Le fibre solubili si trovano, per esempio, nella barbabietola o nella frutta; quelle insolubili, nei legumi o nei cereali.

- La L-carnitina che ha un ruolo centrale nel metabolismo dei grassi, trasporta gli acidi grassi a lunga catena nel mitocondrio, per la produzione dell’energia necessaria alle funzioni vitali della cellula. Questa dà più energia al cane e ne favorisce un rapido recupero fisico dopo un’attività intensa.

- Gli antiossidanti: durante la caccia e l’allenamento, il cane subisce uno stress ossidativo importante. Per contrastare questo stress, l’organismo ha bisogno di molti antiossidanti. La combinazione delle vitamine E e C è ideale per proteggere le cellule. La vitamina E serve a proteggere le membrane delle cellule, e la vitamina C contribuisce a rigenerare la vitamina E.

- Degli omega 3 (olio di pesce) e omega 6 (oli vegetali, lardo, grasso di anatra). Una proporzione equilibrata di acidi grassi omega 3 ed omega 6, riduce il rischio di traumatismi del cane. Gli omega 3 hanno attività antinfiammatorie. Da notare che l’olio di colza presenta un ottimo equilibrio tra omega 3 ed omega 6. L’olio di girasole è molto ricco di omega 6. Gli oli vegetali devono essere aggiunti crudi alla razione, la cottura distrugge gli acidi grassi essenziali che essi contengono.

- Si può citare anche, quando troverete queste menzioni nelle etichette di alimenti industriali di alta gamma o nelle barrette energetiche: i nucleotidi che giocano un ruolo centrale per il ruolo che svolgono come impatto diretto sul metabolismo energetico, proteico e ormonale. Inoltre, hanno un ruolo importante nel favorire il recupero funzionale, grazie ad una rigenerazione delle cellule sollecitate.

- I frutto-oligosaccaridi (FOS) che favoriscono il proliferare della flora batterica intestinale ottimizzando l’assimilazione dei nutrienti e i mono-oligosaccaridi (MOS) che stimolano nell'intestino la produzione di batteri aventi azione preventiva anti-diarrea. Infine, la razione giornaliera del cane in periodo di caccia deve contenere amido in minima quantità(presente nei farinacei: cereali, legumi e nelle patate). Si può utilizzare l’amido come apporto energetico a due condizioni: che sia in piccole quantità nella razione e che sia (pre-digerito) con un’adeguata cottura. Una buona strategia alimentare garantisce dei cani performanti. Durante il periodo di sforzo sostenuto, essendo incapaci di ingerire senza rischio una doppia razione di cibo (dilatazione o torsione dello stomaco) per soddisfare il loro bisogno, conviene fornire un’alimentazione più ricca ma di volume ridotto. In questa situazione, un’alimentazione arricchita di grassi e proteine di qualità esprime la sua massima importanza. Differenti alimenti potranno fornire al vostro cane sportivo gli apporti di cui hanno bisogno. Potete privilegiare la carne, il pesce bianco, le frattaglie rosse ed i prodotti caseari, per le proteine. Per ragioni di assimilazione dell’organismo, è importante non dare la carne cruda otto ore prima di uno sforzo sostenuto e prolungato. Per i lipidi, privilegiate il lardo, lo strutto, il grasso dei volatili ma anche gli oli vegetali e l’olio di pesce. Al contrario, gli alimenti ad alto contenuto di glucidi (cereali, mais) sono da evitare, perché sono generalmente meno digeribili per i cani ed hanno un basso apporto energetico. Un alimento altamente concentrato permette di ridurre la porzione giornaliera del circa 20%, e ne favorisce l’assorbimento. Questo significa che un cane che pesa 23 chili riceverà 300/350 grammi di razione giornaliera, di qualità, molto concentrata ed il suo basso peso globale ingerito garantisce una ottimale digestione.

- Nella fase di riposo: la razione giornaliera sarà distribuita in una o due volte

- Nella fase di allenamento: la razione giornaliera sarà adattata all’esercizio e distribuita in piccole porzioni.

- Nella fase di caccia: il cane riceve un quarto della razione giornaliera almeno tre ore prima di essere liberato. I tre quarti della razione rimanenti gli verranno dati dopo l’attività di caccia. Da sapere: affinché la fase di recupero sia più rapida, la nutrizione deve essere data dopo aver re-idratato il cane e se possibile, nei trenta minuti successivi alla caccia, poiché è in questo lasso di tempo che il tasso glicemico risale più rapidamente. In questo modo, la fase di recupero s'accorcia rapidamente. Se il cane caccia due volte nella stessa giornata, bisognerà dare una piccola colazione direttamente dopo la prima caccia. Durante la caccia, il cane può ricevere delle mini-colazioni contenenti dei nucleotidi ( che facilitano il recupero), delle vitamine, degli antiossidanti e degli alimenti di facile digeribilità. Le sue riserve energetiche così rigenerate di continuo, rendono il cane molto più performante. Dei complementi alimentari energetici adatti ai bisogni del cane che realizza uno sforzo energetico sostenuto vengono proposti dall’industrie agro-alimentari specializzate. Sono spesso chiamate ” barrette energetiche”.

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L'idratazione, un punto cruciale


L’acqua rimane il nutrimento più essenziale per il cane. Nel cane sportivo, l'idratazione costituisce il punto più importante per il recupero fisico. Un cane che cerca di bere immediatamente dopo uno sforzo, in genere è soggetto ad una ipertermia da sforzo e/o da una ipoglicemia da sforzo. Sarà probabilmente disidratato “ profondamente “ perché a livello intra cellulare si trova ad un punto che l’acqua tissutale non è stata sufficiente a compensare il basso volume plasmatico. Un cane che arriva al livello di disidratazione cellulare necessiterà di un “programma di re-idratazione” e di un certo tempo per compensare queste perdite(di più ore o di più giorni). Come la disidratazione cellulare non agisce sul centro della sete, il bisogno naturale “percepito” dal cane rischia di essere troppo basso per compensare queste perdite e non avrà più il sentimento di sete.

Inoltre, il suo organismo non sarà sufficientemente ben re-idratato. Un programma di idratazione dovrà tener conto di tutti questi elementi.


Il programma di idratazione


Dovrebbe iniziare 48 ore prima dello sforzo con un apporto di acqua regolare, costante ed in quantità ridotta, corrispondente ai bisogni fisiologici. Per far questo il cane dovrà poter bere regolarmente ed avere accesso ad un abbeveratoio di acqua fresca. L’acqua non dovrà restare più di 24 ore nella ciotola e dovrebbe essere clorata il meno possibile. Dovrebbe essere limpida, di qualità e a temperatura ottimale.

Si osserva un’assimilazione ottimale dell’acqua dall’organismo del cane quando ha una temperatura compresa tra i 10 e i 15 gradi centigradi.

L’idratazione del cane il giorno della competizione potrà essere effettuata come segue:

30/50 ml, tre ore prima dello sforzo,

20/30 ml, un’ora prima dello sforzo,

a piacimento dopo lo sforzo. Possibilmente è prudente attendere minimo 15 minuti dopo la fine della caccia e di non somministrare acqua a meno di 10 gradi, al fine di evitare stress termici che possono verificarsi dopo uno stress ipertermico.


La perdita di elettroliti


Quando vengono si verificano perdite idriche importanti, si osserva un disequilibrio idro - elettrolitico dovuto alla perdita di ioni o di parti di essi (essenzialmente sodio, cloro, potassio e magnesio). In pratica c’è soprattutto una perdita di ioni sodio e cloro che si osserva anche se la perdita è piccola. Un deficit di ioni potassio o magnesio è più imbarazzante a livello della performance e dell’equilibrio generale in ragione delle loro implicazioni dirette nel meccanismo della conduzione degli impulsi nervosi e della contrazione muscolare. Comunque, il deficit per questi ultimi arriva più tardivamente.

Un apporto elettrolitico non può giustificarsi se non durante il caso di uno sforzo sostenuto e lungo perché normalmente, l’alimentazione e la composizione dell’acqua da bere sono sufficienti a compensare le eventuali perdite. Le soluzioni elettrolitiche destinate ai cavalli spesso sono utilizzate per i cani sportivi. Essi possono, qualche volta, essere causa di diarree. Prodotti di re-idratazione utilizzati nell'allevamento bovino (utilizzati nelle diarree bovine) costituiscono una buona alternativa, da riservare ai cani che hanno effettuato un sforzo molto prolungato e per il quale la re-idratazione cellulare deve essere favorita.

L’avviso dei conduttori di slitte trainate da cani:

“ al minimo perdono dalle 1500 e le 2000 kcal, ma questo dipende dalla razza e dalle condizioni” spiega a Sciences et Avenir, Delphine Clero, veterinario capo della corsa “ La Lekkaarod” (Bessan,Savoie). Durante le prove possono perdere da 1 ad 1,5 litri di acqua. La loro idratazione e dunque molto importante prima della corsa al fine di evitare il colpo di calore o che l’animale tenti di mangiare la neve in piena corsa!

Per colmare le perdite energetiche dei loro cani, questi conduttori di cani da slitta danno loro della carne affumicata e del pesce, un’ora e mezzo prima della corsa li nutrono con una zuppa di crocchette e la sera prima della prova, ingurgitano crocchette arricchite. Questi alimenti particolarmente ricchi sono confezionati espressamente per questi atletici animali, che possono correre svariate decine di chilometri cinque giorni su sette per allenarsi. Queste crocchette di altissima gamma fanno parte di alimenti ultra specializzati destinate ai cani da slitta.

Permettono di apportare all’animale il 30% di proteine rispetto al 25% di una crocchetta classica, ma soprattutto il 35% di materie grasse rispetto al 10% delle crocchette classiche. Questo tipo di alimento garantisce 5000 kcal per chilo di crocchette, un giusto apporto energetico rapportato allo sforzo effettuato da questi cani.


Articolo redatto da Clemens Jehle, Ingegnere Agro Alimentare

in collaborazione con Jérôme Pahin-Mourot e Hervé Cart

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